Oggi 29 novembre, per la 31. volta ricorre la giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Con questa ricorrenza le Nazioni unite (ONU) ricordano le loro risoluzioni del 1947 che sancirono la spartizione della Palestina mandataria in due Stati. Nel 1948 Israele fondò il suo Stato e scacciò dalle loro terre e dalle loro case oltre 750'000 palestinesi. Infatti quest’anno la Nakba (la catastrofe) viene ricordata per la 70. volta.

L'Associazione Svizzera Palestina (ASP) prende lo spunto da questa ricorrenza per ricordare alla Svizzera e alle Nazioni unite, che a tutt’oggi non hanno ancora portato a termine il loro compito. Con la cacciata e l’impedimento al ritorno dei profughi da ben 70 anni si disattende il diritto internazionale. Da più di 50 anni Israele occupa la Cisgiordania e Gerusalemme Est e violando la 4. Convenzione di Ginevra li ha colonizzati. Considerato il controllo totale su Gaza, anche questo territorio è da considerarsi tutt’ora occupato da Israele.

Tuttavia lo spirito di resistenza dei palestinesi pare inalterato. Quest’anno una delegazione dell’ASP ha visitato la Palestina e Israele ed è stata sorpresa positivamente dallo spirito imprenditoriale  della popolazione. L’università di BirZeit vicino a Ramallah si sta ampliando per ospitare la tecnologia 4.0 e nel contempo ha fatto un grande balzo in avanti nella classifica mondiale delle università. Con l’edificazione di una città moderna chiamata Rawabi (la Montagna) sulla collina tra Ramallah e BirZeit, l’ex profugo palestinese Bashir Masri pone un segnale e un riferimento innovativo per una Palestina moderna: un posto dove vivere e lavorare.

La città diventerà una realtà partecipativa, dove già oggi si riuniscono i consigli di quartiere, che organizzano il sempre più gradito Rawabi. Spazi e luoghi di incontro per start-up e giovani aziende sono già in funzione. In un anfiteatro con tutte le esigenze acustiche mensilmente ospita concerti e rappresentazioni teatrali per oltre 15.000 spettatori. Le ditte che si sono insediate qui, sono cosmopolite e cooperano con tutto il mondo tramite collaborazioni, filiali e investimenti. L'industria cinematografica, quasi tutta al femminile, convince i festival internazionali. La delegazione dell'ASP ne è convinta: questa è la terza Intifada, l'Intifada dell’innovazione con cuore e cervello.

La maggior parte dei palestinesi completa la propria istruzione al livello terziario, questo anche grazie all'UNRWA, che garantisce la formazione a tutti i rifugiati. L'ASP si batte per garantire che questa istituzione non venga abolita prima che l'ONU abbia raggiunto il suo obiettivo dichiarato: uno stato palestinese entro i confini del 1967.

Geri Müller, Presidente dell’Associazione Svizzera Palestina

Nazioni Unite – la questione palestinese:   

http://www.un.org/en/events/palestinianday

https://www.un.org/unispal